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E' il più antico di Sicilia, trova origine da alcune famiglie partenopee, dette “i Napuliti”, che portarono qui le prime maschere di "u Nannu ca’ Nanna" e i momenti tradizionali della festa: la "bruciatura del Nannu" e la lettura del testamento. Con il rogo, rito di purificazione, e le lacrime della Nanna, fertilità e abbondanza ma anche dolore per la penitenza, si celebra la fine del Carnevale e l’inizio della Quaresima.
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Feste patronali e santi di venerdì 03 maggio